venerdì 2 febbraio 2018

Dettato in occasione della Giornata della Memoria

Domenica 13 dicembre 1942
Cara Kitty
me ne sto piacevolmente seduta nell'ufficio verso strada a guardar fuori attraverso la fessura tra le tendine.è già sera, ma ci si vede ancora abbastanza per scrivere. È molto strano vedere come la gente cammina; sembra che abbiano tutti una fretta tremenda e che quasi incespichino. Alle biciclette invece non si può tener dietro: io non riesco nemmeno a vedere che razza di persona ci sia sedute sopra.
La gente dal vicinato non ha un aspetto molto attraente; specialmente i bambini, sporchi da prendere
con le molle. Veri bimbi di sobborgo col moccio al naso; faccio fatica a capire quello che dicono.
Ieri nel pomeriggio, mentre Margot e io stavamo prendendo il bagno, io dissi: - se potessimo tirar su con un amo i bambini che passano qui sotto, ficcarli in bagno, lavarli bene, metterli in ordine, e poi lasciarli andare, allora ... - Margot mi interruppe - il giorno dopo darebbero di nuovo sporchi e malandati come prima. Ma che storie sono queste,qui ci sono anche altre cose da vedere, le automobili, le barche, la pioggia. Sento i tram e il loro stridore e mi diverto. I nostri pensieri, come noi, non variano molto. Continuano ad andare,come in un carosello, da gli ebrei al mangiare e dal mangiare alla politica.Tra parentesi, poichè parliamo di ebrei, ieri ne ho visti due guardando fuori attraverso le cortine, e mi sembrava un miracolo; ebbi in una sensazione strana, come se io avessi tradito quei poveretti e ora stessi spiando la loro disgrazia.Qui davanti è fermo un barcone adibito ad alloggio, in cui abitano un barcaiolo con moglie e figli e un cagnolino. Del cagnolino siamo a conoscenza solamente perchè lo udiamo abbaiare e perchè vediamo la sua coda quando corre sul barcone. Ora ha cominciato a piovere e quasi tutti si mettono al sicuro sotto il parapioggia.Non vedo che impermeabili e qualche nuca sotto i berretti. Non è neppur necessario vedere di più;adagio adagio riconosco le donne anche così, gonfie di patate, con un un mantello rosso o verde, tacchi sdruciti e una borsa al braccio. Hanno la faccia rabbiosa o bonaria, secondo l'umore del marito.



LA TUA ANNA